Set 3, 2012
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Infedeltà

Nel mondo si sente sempre più spesso parlare di infedeltà. Questo termine è noto ormai ad una coppia su due, stando alle ultime analisi del fenomeno. Sembra infatti che tra il 30% e il 60% delle coppie sposate soffrano prima o poi di questa sorta di malattia coniugale, che porta inevitabilmente a liti e spesso a separazioni. Come fosse una forma spontanea di protezione, in america ed europa è cresciuto in maniera sensibile il numero di coppie che, invece di convolare a nozze, preferisce convivere in una sorta di limbo perenne, senza quindi formare un legame simbolico più forte e, in molti paesi, vincolato dalla legge.

Attualmente circa il 55% degli uomini e il 45% delle donne rientra nella zona del tradimento almeno una volta durante la vita coniugale. I valori sono molto vicini tra loro ma le motivazioni sono molto differenti: gli uomini cercano principalmente una relazione basata sul sesso, mentre le donne sono in cerca di attenzioni più particolari, spesso per riempire il vuoto lasciato dal compagno che le trascura (e probabilmente le tradisce a sua volta). I tradimenti avvengono spesso in ambito lavorativo, probabilmente perché si trovano persone più affini con i propri interessi.

Ma come si passa esattamente da un semplice flirt ad un vero e proprio tradimento? Un ruolo da leone per favorire il propagarsi del fenomeno è da attribuirsi allo sviluppo delle nuove tecnologie nell’ambito delle telecomunicazioni. Il 90% dei tradimenti infatti corre sul filo del telefono, in particolare su internet, attraverso i social media e sempre meno con un contatto diretto. Il motivo è molto semplice: gli uomini e le donne che comunicano attraverso un mezzo indiretto si sentono molto più sicuri di sé. Diventa più facile nascondersi dietro uno pseudonimo o un’identità parzialmente reale o completamente fasulla. Gli uomini e le donne cercano di ritrovare in questo modo le proprie capacità seduttive, soprattutto quando il loro rapporto coniugale li ha tenuti lontano, spesso in maniera forzata, dalle tentazioni della carne.
L’età media del traditore è indicativamente di 44 anni, quando la giovinezza esteriore ha abbandonato il corpo ma la libido è ancora forte. L’età avanzata in cui si presenta il fenomeno è anche la causa per cui non sempre il matrimonio finisce. Spesso infatti entrambi i partner si rendono conto che costruire una nuova vita in età avanzata è un compito molto difficile e quindi cercano di giungere ad un compromesso. Nelle coppie più giovani, invece, si registra un incremento dei divorzi dovuti appunto alla possibilità di ricominciare da zero. L’aspetto interessante è che, anche in questo caso, la vita che si ha di fronte non è quasi mai con l’amante, che invece è visto come la causa del proprio fallimento sentimentale.

In conclusione: siamo di fronte ad un fenomeno in costante crescita, favorito dalla possibilità di una comunicazione sempre più rapida e ricca di contenuti, ma che trova la sua radice nel profondo dell’animo umano, dove l’istinto prende il sopravvento sulla razionalità e ci trascina in scelte drastiche che cambieranno radicalmente la nostra vita sentimentale.